Industria 4.0: la conoscenza non è fantascienza

La transizione digitale e i vantaggi per piccole e medie imprese con i fondi del Pnrr

Se sei stato catturato dalla foto in cima a questo articolo, magari potrebbe aver contribuito il fatto che tu l’abbia associata al film «Matrix». Oltre a questi codici verdi che si alternano su sfondo nero, un'altra scena cult ritrae Neo che schiva i proiettili piegandosi su sé stesso. E questo appena descritto è lo stesso atteggiamento che ancora in molti, soprattutto le aziende, assumono quando hanno a che fare con le nuove tecnologie: le evitano. Un comportamento assolutamente incompatibile con lo scenario attuale, al di là del tipo di attività che si svolge.
L’innovazione digitale sta trasformando tutti i settori produttivi, anche manifatturiero e industriale, pertanto risulta necessario intercettare e accogliere (non scansare) le opportunità offerte in questo ambito. E una grande partita viene giocata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Prima qualche chiarimento, che sfiora quasi la fantasia avveniristica, ma che rappresenta l’attualità: parliamo di Industria 4.0, caratterizzata dall'integrazione di tecnologie digitali avanzate nel processo produttivo come l'internet delle cose, intelligenza artificiale, robotica, realtà aumentata e stampa 3D. Questi strumenti consentono di creare fabbriche intelligenti e connesse in cui macchinari, sistemi di produzione e operatori umani possono comunicare e collaborare in tempo reale.
La transizione digitale rappresenta una sfida per molte imprese, in particolare per quelle piccole e medie: requisiti finanziari elevati, mancanza di competenze digitali e resistenza al cambiamento sono solo alcuni degli ostacoli che le aziende sono “costrette” ad affrontare. Tuttavia, raggiungere questo traguardo offre vantaggi significativi, come maggiore efficienza operativa, miglioramento della qualità dei prodotti, personalizzazione avanzata e nuove opportunità di mercato. In questo specifico ambito, la digitalizzazione consente alle imprese di avere a disposizione una vasta quantità di dati sui propri clienti attuali e potenziali. Questi dati possono comprendere informazioni demografiche, preferenze di acquisto, comportamenti online. Attraverso l'analisi, le aziende possono ottenere una maggiore conoscenza dei propri clienti identificando tendenze, abitudini di consumo ed esigenze specifiche. Questo permette di personalizzare le proprie offerte, migliorare strategie di marketing e vendita, fornire esperienze più mirate, aumentando la soddisfazione dei clienti e, di conseguenza, il fatturato.

Per agevolare la transizione, ci sono capitoli importanti previsti dal Pnrr (il programma che promuove la crescita economica dopo la crisi causata dal Covid-19). Il piano prevede investimenti in infrastrutture digitali, ricerca e sviluppo, formazione professionale e sostegno finanziario alle aziende che adottano tecnologie innovative.
Specialmente per le piccole e medie imprese, sono previsti contributi per investimenti ad alto contenuto tecnologico pari fino al 70% della spesa sostenuta per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature all’avanguardia. Grazie a fondi dedicati, si incentiva la dotazione di sistemi informatici avanzati, l’aggiornamento dell'infrastruttura digitale e la formazione del personale.
Tra i vantaggi strettamente legati alla gestione aziendale, anche l’ammortamento dei beni strumentali. Nel settore digitale in continua evoluzione, le tecnologie possono diventare obsolete rapidamente e l'ammortamento consente alle aziende di sostituire e aggiornare le attrezzature ormai superate senza grandi impatti finanziari. Questa flessibilità consente alle Pmi di rimanere all'avanguardia, adottando soluzioni in linea con le nuove esigenze del mercato. Nel contesto del Pnrr le aziende possono beneficiare di fondi per l'ammortamento, riducendo il costo dell'investimento iniziale e migliorando la gestione finanziaria complessiva.
L'adozione di tecnologie digitali consente inoltre una riduzione degli sprechi e un impatto ambientale inferiore. Questa combinazione di competitività, innovazione e sostenibilità posiziona le piccole e medie imprese in una posizione favorevole, generando valore aggiunto, crescita economica e presenza sul mercato nel lungo termine.

La transizione digitale offre alle aziende l'opportunità di accedere a nuove reti di collaborazione, promuovendo l'interconnessione con università, centri di ricerca e settore pubblico. Attraverso la partecipazione a cluster e hub digitali, le Pmi possono beneficiare di sinergie, scambi di conoscenze e opportunità di business.
Prevista inoltre la collaborazione tra settore pubblico e privato per favorire la diffusione e creare un ecosistema favorevole all'Industria 4.0. Sono a disposizione 40,29 miliardi di euro (21.05% dell’importo totale di tutto il Pnnr) per «Una rivoluzione digitale che modernizza tutto il Paese, per avere una pubblica amministrazione più semplice, un settore produttivo più competitivo e maggiori investimenti in turismo e cultura» si legge sul portale di riferimento del governo www.italiadomani.gov.it che contiene tutte le indicazioni utili su come e a chi presentare i progetti.

Risorse e strumenti sono lì, pronti per essere utilizzati da chi riesce a cogliere questa opportunità che molti esperti in materia definiscono, senza timore di smentita, unica e irripetibile. La transizione digitale è il propulsore di competitività, resilienza e sostenibilità per le aziende italiane nel contesto globale.