La vacanza fatta app… osta per te

Smartphone e trattamento dati per una migliore esperienza di viaggio Dalla chat delle mamme, alla prenotazione di una visita medica, al procedimento per preparare la torta di mele. Tutto il mondo, oggi, ruota sempre più attorno alle app: piccole icone colorate che campeggiano sui nostri cellulari e che vengono digitate in continuazione. E in questo periodo le varie «applicazioni» non vanno in vacanza. Anzi. Sono sempre più usate per organizzare viaggi, muoversi nei luoghi del nostro relax estivo, riservare un tavolo per la cena. Tutto questo grazie al trattamento dei dati e alle nuove modalità, fatte su misura, di vivere le vacanze. Primo passo la ricerca digitale di una località.

Ma quali sono le mete estive più gettonate online? Numeri interessanti arrivano dai ricercatori di CV Villas, che hanno elaborato i dati di Google degli ultimi dodici mesi sulle ricerche effettuate in rete, da 185 Paesi del mondo, sui luoghi di vacanza in Europa. La medaglia d’oro è dell’isola greca di Santorini, ricercata da utenti provenienti da ben 47 Stati diversi. Al secondo posto Ibiza, destinazione che catalizza i desideri specialmente dei più giovani, che hanno cliccato il nome dell’isola spagnola da Capo Verde al Nepal, dalla Birmania all’Argentina. La terza piazza è sempre iberica: Tenerife è ricercata da internauti europei, ma anche thailandesi e tunisini. Il primo gradino dopo il podio è italiano: al quarto posto c’è la Sicilia (prima del nostro Paese), con richieste di informazioni online provenienti da Stati Uniti, Ecuador, ma anche Libano e Seychelles. Per trovare un’altra meta tricolore, bisogna arrivare all’ottavo posto della Sardegna, molto apprezzata dalla Danimarca.

Oltre alla valigia, il primo pensiero va al proprio smartphone che, con una serie enorme di app disponibili, ottimizza l'esperienza di viaggio: scoprire nuove destinazioni, trovare l’alloggio ideale, pianificare itinerari, comunicare con le strutture. Con l’utilizzo di algoritmi sofisticati e l’analisi dei dati è possibile offrire ai turisti servizi personalizzati. Le aziende specializzate in questo settore raccolgono una vasta quantità di informazioni sui comportamenti digitali degli utenti. Dalle preferenze di ricerca alle interazioni sui social media, dalla cronologia di navigazione alla posizione geografica, si comprendono meglio desideri ed esigenze degli utenti durante le vacanze.
L’elaborazione delle abitudini digitali consente alle aziende di offrire esperienze mirate e calibrate sull’utente. Ad esempio, i siti di prenotazione di viaggi possono suggerire hotel, voli o attività basati sulle ricerche passate o su ciò che è popolare tra persone simili. Le app di viaggio forniscono consigli personalizzati su ristoranti, attrazioni e itinerari, tenendo conto delle preferenze individuali e delle recensioni degli altri utenti.

Le tecnologie di intelligenza artificiale come i chatbot e gli assistenti virtuali stanno diventando sempre più comuni nel settore dei viaggi. In tempo reale, rispondono a domande, forniscono informazioni, suggeriscono attività basate sul comportamento digitale e prenotano voli e hotel. L'assistenza virtuale offre supporto immediato durante tutto il viaggio. Un ruolo strategico viene giocato dalla geolocalizzazione, che consente alle app di rilevare la posizione dell'utente e fornire informazioni in tempo reale. Individuato il luogo in cui si trova il vacanziero, possono partire notifiche push sulle attrazioni locali, gli eventi in corso o le offerte speciali dei ristoranti nelle vicinanze (l’argomento è molto vasto, per questo ne parleremo meglio nel prossimo articolo…).

Le piattaforme online consentono di fornire feedback e recensioni: questi dati sono preziosi per le aziende, in quanto consentono di soddisfare le aspettative degli utenti, valutare la qualità dei servizi e apportare miglioramenti necessari. Tra le app maggiormente usate in vacanza spiccano TripAdvisor, tra le più popolari al mondo, con informazioni, recensioni e suggerimenti su hotel, ristoranti, attrazioni turistiche. In tema di locali, bar, caffè, molto utile è Yelp. Con TheFork gli utenti possono cercare ristoranti in base a località, tipo di cucina, e prenotare il proprio tavolo usufruendo, il più delle volte, di riduzioni sul conto. Per organizzare e tenere traccia degli itinerari di viaggio inclusi voli, hotel, prenotazioni di noleggio auto, c’è TripIt.
Poi Google Maps, diventata quasi indispensabile durante gli spostamenti, per raggiungere le destinazioni a piedi, in auto o con un mezzo pubblico. È possibile, tra le funzioni, esplorare le vicinanze e scoprire punti di interesse. Restando in tema mobilità, Uber o Lyft sono un modo conveniente per richiedere un'auto privata o condivisa. Se si preferisce una soluzione di alloggio alternativa, inserendo esigenze e budget, Airbnb consente di prenotare appartamenti, case vacanza o stanze private direttamente dai proprietari. In caso di vacanza fuori dal proprio Paese possono essere utili Google Translate, per tradurre in oltre 100 lingue diverse e (se si ha un po’ di tempo prima della partenza) Duolingo, con lezioni divertenti e interattive che aiutano a imparare le basi, frasi comuni e migliorare la pronuncia.

Vista la dotazione massiccia di app a disposizione, le aziende del settore turistico sono chiamate a migliore a livello digitale. Non solo per aumentare la visibilità, ma anche migliorare l'accessibilità per i clienti. Un sito web ben progettato è il punto di partenza: deve essere intuitivo, facilmente navigabile e contenere informazioni chiare e pertinenti. Includere dettagli sull'attività, descrizione dei servizi offerti, tariffe, promozioni e opzioni di prenotazione online. Accettare pagamenti elettronici semplifica il processo per clienti e turisti e riduce la dipendenza dai contanti. Inoltre è importante ottimizzare il sito per i motori di ricerca, in modo da essere facilmente trovato dai potenziali clienti. Tutte le piattaforme digitali collegate dovrebbero essere responsive, cioè adattarsi automaticamente alle dimensioni dello schermo del dispositivo utilizzato.

È consigliabile sviluppare un'app mobile dedicata, per offrire funzionalità aggiuntive. O se questo non è immediatamente possibile, utilizzare strumenti sempre più consolidati come Just Eat o Deliveroo (servizio di ordinazione e consegna pasti che agisce da intermediario tra ristoratore e clienti), oppure curare la correttezza e gli aggiornamenti delle informazioni fornite da Google: orari di apertura, indirizzo, contatti. A questo si aggiunge la presenza sui social media, sia come strumento di visibilità, sia per interagire con i clienti, fornire informazioni aggiornate e creare una comunità online. Investire nella dimensione digitale nel campo dell’accoglienza e della ricettività è fondamentale per rimanere competitivi nel mercato e offrire un servizio di qualità.