Non calpestare i dati nel deserto

Vacanze estive: prenotazioni dirette online o agenzia viaggi. Numeri e tendenze

«Ahi, ahi, ahi…!». Il berbero che passeggia nel deserto in sella al suo dromedario e rimprovera una coppia di improvvisati esploratori, a causa della vacanza male organizzata, è uno dei simboli della pubblicità anni ’80. Da allora il «turismo fai da te» ha fatto notevoli passi in avanti, grazie all’evoluzione degli strumenti digitali.

In questa estate, 6 italiani su 10 partiranno per le ferie e quasi il 50% ha utilizzato internet per la pianificazione di tappe, itinerari e scelta di strutture. Il 17% ha scelto in base a suggerimenti proposti dai social network. Nell’indagine realizzata dalla piattaforma Readly tramite un sondaggio dell’istituto demoscopico YouGov, emerge anche che l’Italia si conferma la meta preferita dagli stessi italiani (62%), mentre le destinazioni estere si fermano al 27%. Dal soggiorno alla semplice giornata al mare, lo strumento è sempre il web: per l'estate 2023, ombrelloni e lettini si prenotano online e si registra un incremento del 110% rispetto allo scorso anno, secondo il portale spiagge.it. Capitolo budget: circa 1.130 euro a testa, il 10% in più del 2022 (Confcommercio e SWG). Tra le destinazioni estere più gettonate in questo 2023 il Medioriente con Turchia e Giordania (dati Tramundi.it), Egitto e crociere sul Nilo (segnalati dall’87% delle agenzie di viaggio, secondo Confesercenti).

Sempre più persone scelgono di prenotare le vacanze con il digitale per l’efficacia e la comodità. Prima di tutto, la comparazione dei prezzi: attraverso la ricerca online è possibile confrontare costi di voli, alloggi, attività. A facilitare ulteriormente il lavoro ci sono i «comparatori di prezzi»: motori di ricerca che utilizzando algoritmi sofisticati, per individuare le migliori offerte disponibili. Tra i più popolari Booking.com, Skyscanner, Trivago, Kayak, Expedia. Utilizzare il digitale per prenotare le vacanze consente l'accesso a recensioni e feedback degli utenti, con piattaforme che offrono spazi dove i viaggiatori possono condividere le loro esperienze e fornire giudizi su strutture e servizi. Una funzione disponibile in molti comparatori, appena citati, e in portali strutturati come TripAdvisor, Yelp e Google. Senza dimenticare gli influencer che, tramite i social media condividono video, foto e storie dei loro viaggi passati, suscitando l'interesse di altri utenti e influenzando le loro scelte. A questi si aggiungono i travel blogger o italiani residenti all’estero che raccontano online il Paese che li ospita e organizzano viaggi per i connazionali, come «Tommaso in Giappone» o «Un italiano in Islanda».

Inoltre, molti siti offrono promozioni e pacchetti personalizzati. E qui scendono in campo i dati che condividiamo online, utilizzati per profilare i nostri interessi al fine di offrire consigli di viaggio su misura. Vengono raccolte preferenze, destinazioni visitate in passato e interazioni. Ad esempio, potremmo trovarci di fronte a un banner che sponsorizza visite al Taj Mahal o escursioni sull’Himalaya se (accettando tutti i cookie) ricerchiamo spesso ricette o ristoranti di cucina indiana. La profilazione dei dati per i suggerimenti di viaggio offre vantaggi in termini di risparmio di tempo nella ricerca e può aiutare a scoprire destinazioni e attività che altrimenti non avremmo considerato.

Dall’altra parte c’è chi solleva preoccupazioni sul trattamento dei dati personali. Prima di fornire qualsiasi informazione (nome, indirizzo, dati di pagamento, numeri di telefono), occorre assicurarsi che il sito web o l'applicazione utilizzata disponga di misure di sicurezza adeguate, come la crittografia dei dati e le politiche sulla privacy ben definite. Quando si effettuano prenotazioni online, è importante fornire solo le informazioni strettamente necessarie. Evitare di condividere dati personali superflui che potrebbero essere utilizzati in modo improprio. Inoltre utilizzare password sicure (con lettere maiuscole e minuscole, numeri e caratteri speciali) e assicurarsi che sistema operativo, browser e applicazioni siano aggiornati con le ultime patch di sicurezza.

Nel digital poi accade che dopo aver prenotato un volo, lo stesso sito proponga anche la navetta all’arrivo in aeroporto, l’hotel in cui dormire, il ristorante dove prenotare la cena. Insomma, fungono da veri e propri tour operator. Quindi questi «aggregatori di servizi» mandano in soffitta la classica agenzia di viaggi?
Secondo Confesercenti no. Almeno guardando i dati dell’osservatorio sul turismo organizzato di Assoviaggi: per l’estate 2023 si aspetta una crescita complessiva dell’operatività del 6,8%, sintesi dell’aumento dei viaggi all’estero (+21,1%). Si stima che nel periodo giugno-agosto saranno circa 1,6 milioni i pacchetti vacanze prenotati presso agenzie di viaggio e tour operator e mobiliteranno circa 3,9 milioni di italiani. I numeri sono in continua evoluzione e la concorrenza tra agenzie di viaggi e prenotazioni online dirette esiste. Nonostante questo, con l'adozione di adeguate strategie digitali, le agenzie possono rimanere competitive e offrire un valore aggiunto ai clienti.
Uno dei punti principali è creare una presenza online solida attraverso un sito web professionale e user-friendly, ottimizzato per i motori di ricerca (SEO), per garantire una maggiore visibilità. Stesso discorso per i principali canali social come Facebook, Instagram e Twitter, che permettono di interagire con i potenziali clienti, condividere contenuti coinvolgenti e promuovere offerte speciali. Le agenzie possono raggiungere un pubblico più ampio tramite la pubblicità online mirata, utilizzando strumenti come Google Ads o le sponsorizzate sui social media. È importante definire il cliente di riferimento e utilizzare strategie di targeting e posizionamento mirate. L'integrazione della tecnologia: l'uso di strumenti di gestione dei clienti (CRM) può aiutare a mantenere traccia delle preferenze e a offrire un servizio personalizzato.

Gli strumenti digital offrono una grande comodità, ma è fondamentale tutelare i nostri dati personali durante il processo e prestare assoluta attenzione a chi vuole ingannarci. Nell’ultimo anno quasi un milione di italiani è stato vittima di una truffa o di un tentativo di frode mentre prenotava online le proprie vacanze secondo l’istituto di ricerca EMG Different in un’indagine condotta per Facile.it. Ricordiamoci sempre di essere responsabili nella gestione delle nostre informazioni personali in rete, in modo da godere appieno delle nostre ferie senza preoccupazioni. Altrimenti sì che saranno «Ahi, ahi, ahi…!».